REPARTO
PRENOTAZIONE ESAMI E INFORMAZIONI
Tel: 06 61 29 59 (CUP)
(lunedì al venerdì 8.00-18.00)
CONTATTI
Servizi
Centro Multifunzionale Diagnostica e Chirurgia Oculare
Servizi:
- Visita oculistica specialistica
- Visita ortottica
- OCT (tomografia ottica a radiazione coerente)
- Fluorangiografia retinica digitale
- Ecografia oculare
- Fotografia del segmento anteriore e Retinografia digitale
- Topografia corneale
- Perimetria computerizzata
- Biometria IOL Master
- Pachimetria
- Curva tonometrica
- Laserterapia delle patologie retiniche
Interventi chirurgici ambulatoriali per:
- Cataratta
- Chirurgia palpebrale e degli annessi
- Iniezioni intravitreali di Anti VEGF e steroidi
Eccellenze:
- Chirurgia della cataratta:
Le moderne metodiche di facoemulsificazione consentono, attraverso l’uso di strumentazione miniaturizzata e di lenti intraoculari pieghevoli inserite nell’occhio con speciali iniettori, di eseguire tagli di lunghezza inferiore ai 2.5 mm, con riduzione al minimo del trauma chirurgico e dell’astigmatismo post-operatorio ed immediato recupero anatomico e visivo. L’intervento consiste nell’asportazione della parte di cristallino diventata opaca e nell’impianto di una lente sostitutiva (cristallino artificiale o IOL, Intra Ocular Lens). Nella maggior parte dei casi non sono necessari punti di sutura. - Chirurgia palpebrale:
Tecnica utilizzata per il trattamento delle patologie palpebrali dalle meno complesse quali calazi e cisti palpebrali a quelle più invalidanti quali entropion ed ectropion - Terapia farmacologica delle Maculopatie:
L’utilizzo di farmaci anti-VEGF e steroidi di ultima generazione consente di trattare efficacemente patologie gravemente invalidanti per la vista quali la degenerazione maculare legata all’età, le trombosi venose, l’edema maculare diabetico, le neovascolarizzazioni miopiche. - Diagnostica strumentale:
Gli esami, eseguiti con strumenti di ultima generazione, consentono di ottenere diagnosi precise ed accurate delle patologie oculari, retiniche quali, la degenerazione maculare legata all’età, la retinopatia diabetica, le occlusioni vascolari e del nervo ottico, come il glaucoma.
Esami Diagnostici:
Tomografia a coerenza ottica (Optical Coherence Tomography, OCT)
La Tomografia ottica computerizzata (OCT), o Tomografia ottica a radiazione coerente, è un esame diagnostico non invasivo che permette di ottenere delle scansioni della retina per la diagnosi ed il follow-up di numerose patologie retiniche e nella diagnosi preoperatoria e nel follow-up postoperatorio di molte delle patologie oculari che necessitano di un intervento chirurgico.
Utilizza un fascio laser privo di radiazioni nocive per l’analisi delle strutture vitreali e retiniche, come la regione centrale della retina denominata macula ed il nervo ottico. Inoltre consente, in associazione ad altre metodiche strumentali, la diagnosi precoce ed il follow-up del glaucoma.
L’esame dura pochi minuti e, il più delle volte, non richiede la dilatazione della pupilla, previa valutazione da parte dell’operatore medico sanitario.
Non presenta controindicazioni all’esecuzione (portaori di protesi metalliche, pace-makers, etc) salvo quadri clinici caratterizzati da notevoli opacità dei mezzi diottrici oculari ed assenza di fissazione.
Fluorangiografia (FAG)
La fluorangiografia è un esame diagnostico che consiste nell’iniezione endovenosa di un liquido colorante (fluoresceina) che, attraverso il circolo sanguigno raggiunge i vasi arteriosi e venosi della retina, mettendoli in evidenza in modo da essere fotografati per le eventuali patologie.
L’esame si effettua, previ accertamenti ematochimici ed elettrocardiografici, con la pupilla dilatata e richiede il digiuno da almeno 3 ore.
Solo saltuariamente sono stati descritti effetti collaterali transitori e per le prime 24 ore successive all’esame la cute e le urine assumono un colorito giallo-arancione.
Con lo stesso strumento viene eseguita la retinografia, ovvero la fotografia del fondo oculare, che consente di avere una immagine digitale della retina, consentendo la diagnosi ed il follow-up di molte patologie retiniche e di quadri clinici che necessitano di essere seguiti nel tempo, come i nevi coroideali.
Ecografia oculare
L’ecografia oculare è un esame che consente di analizzare in maniera approfondita le strutture interne dell’occhio, quali corpo vitreo, cristallino e retina: in questo caso si parla di ecografia bulbare. L’analisi dei tessuti presenti all’interno dell’orbita (grasso, muscoli, ecc.) viene, invece, eseguita tramite ecografia orbitaria.
L’esame si esegue generalmente a palpebre chiuse, è totalmente indolore, non comporta alcun rischio e può essere ripetuto con frequenza regolare al fine di monitorare l’evoluzione della patologia.
Pachimetria corneale
La pachimetria corneale è un esame che consente di misurare lo spessore della cornea. Tale valore permette di definire l’affidabilità della misurazione della pressione oculare con i vari strumenti disponibili. Consente anche di rendere più accurata la diagnosi di alcune patologie della cornea, come il cheratocono (mappa pachimetrica) e l’edema corneale.
L’esame richiede una goccia di collirio anestetico nell’occhio da esaminare prima di appoggiare sulla cornea, per pochi istanti, una sonda simile ad una piccola penna. Non è un esame doloroso e può essere eseguito su pazienti di tutte le età, anche bambini, che siano in grado di garantire una accettabile collaborazione al fine di garantire un risultato attendibile dell’esame.
Perimetria computerizzata (campo visivo computerizzato)
L’esame del campo visivo computerizzato serve per valutare alterazioni di sensibilità retinica e alterazioni a carico del nervo ottico. La durata dell’esame è di circa 15 minuti per occhio. Il paziente, fissando le mire luminose per tutta la durata dell’esame, dovrà tenere un pulsante in mano e schiacciarlo ogni qualvolta percepirà delle lucine all’interno della cupola luminosa che ha di fronte a se.
Permette di studiare molte patologie della retina e del nervo ottico e consente la diagnosi ed il follow-up del glaucoma.
Topografia corneale
La topografia corneale è un esame che permette di studiare la forma e alcune caratteristiche ottiche della cornea elaborando una mappa colorata in cui ogni colore corrisponde a una curvatura più o meno accentuata. I colori freddi corrispondono ai punti più piatti, mentre quelli più caldi a curvature maggiori.
L’esame richiede di non utilizzare lenti a contatto almeno per i 4/5 giorni precedenti e non è invasivo.
E’ un esame di screening utile a tutti e consente la diagnosi ed il follow-up nel tempo del cheratocono. E’ importante anche per i pazienti che intendono a chirurgia refrattiva o che hanno già affrontato un intervento con il laser. E’ inoltre utile per studiare le alterazioni della superficie corneale ed i loro effetti sulla visione
Tonometria oculare

Solitamente, il tonometro a soffio è utilizzato come test di screening, mentre quello ad applanazione è indicato per gli approfondimenti diagnostici.
Imaging digitale del Segmento Anteriore
Attraverso l’utilizzo di una lampada a fessura digitale, è possibile fotografare tutte le strutture dell’occhio, in modo da seguire nel tempo i diversi quadri evolutivi delle patologie oculari (cheratopatie, cataratta, lesioni palpebrali e congiuntivali etc.)
Visita ortottica
La visita ortottica, che viene eseguita dall’ortottista, professionista laureata in Ortottica, mira a diagnosticare o escludere la presenza di anomalie (alterazioni a carico dei muscoli degli occhi, deficit dei nervi che comandano i muscoli degli occhi) ed alterazioni a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio (visione doppia, confusione, strabismo, ambliopia, anisometropia, paralisi oculari, ecc) e a definire, in collaborazione con l’Oculista, il trattamento più idoneo al disturbo riscontrato. Fortemente raccomandata come screening in età prescolare ed in caso di disturbi in età scolare, può essere praticata a tutte le età.
Curva tonometrica
La curva tonometrica giornaliera prevede la misurazione della pressione oculare ripetuta varie volte nell’arco di una giornata: ciò permette di rivelarne le variazioni.
Recenti studi scientifici hanno dimostrato, infatti, che durante le 24 ore, la pressione intraoculare può subire fluttuazioni ampie, anche di oltre 10 mmHg, che possono aumentare in caso di glaucoma, risultando, nel tempo, dannose per il nervo ottico.
Viene effettuata una misurazione ogni 2-3 ore circa nella stessa giornata, per evidenziare eventuali picchi pressori, in modo da poter attivare o modificare un adeguato trattamento farmacologico.